LORENZO PAPI
NEL SILENZIO SVANENDO
Il mio lavoro parte da un’indagine, una ricerca, sul concetto di anzianità. Attraverso questi ritratti ho preso in esame una condizione comune a quella di molti anziani, cioè il ricovero in case di riposo dove passeranno gli ultimi anni della loro vita. Conoscendo da vicino la vita e la personalità dei soggetti ritratti, ho avuto modo di osservare alcuni cambiamenti che avvengono negli anziani che vivono in questi contesti. In particolare ho notato una condizione di duplice abbandono. Il primo è un abbandono di tipo affettivo, in cui parenti, familiari e amici senno sempre più lontani e le visite via via col tempo saranno sempre meno frequenti; questo si riflette sulla psiche dell’anziano ricoverato, che sentendosi da tutti, si chiuderà in uno stato di solitudine ritenendosi inutile e lasciato da solo a scontare gli ultimi anni prima della morte. Conseguentemente l’altro senso di abbandono, che ho potuto constatare, è un’alienazione progressiva da se stesso: ogni giorno è uguale all’altro, oggi è come ieri e domani sarà come oggi. Quindi l’anziano, giorno dopo giorno, inizia a dimenticare dove si trova o da quanto tempo ci si trova, cosa sta facendo, qual’è il suo ruolo e, infine si dimentica anche di se. Tutto appare sempre più indefinito, lontano e sfocato. Traducendo questa condizione in fotografia ho cercato di ricreare nei ritratti un lento scomparire della persona e dalla sua identità, quasi come un’ombra che si dissolve senza lasciar traccia, memoria o suono.
Fading Into Silence starts with an investigation, research into the concept of being elderly. Through these portraits, I have addressed a condition common to many elderly people, namely being admitted to nursing homes where they will spend the last years of their lives. By gaining a close-up understanding of the life and personality of the subjects in the portraits, I had the opportunity to observe certain changes that occur in the elderly people living in these environments. In particular, I noticed a condition of twofold abandonment. The first is a kind of emotional abandonment, in which relatives and friends are increasingly distant and their visits gradually become less and less frequent; this is reflected on the psyche of the elderly people in the nursing home who, feeling that they have been forgotten by everyone, shut themselves away in a state of loneliness, feeling useless and left alone to serve the last few years before they die. Consequently, the other sense of abandonment that I have been able to observe is progressive alienation: every day is the same as the one before, today is like yesterday and tomorrow will be like today. As a result, day after day, the elderly people start to forget where they are or how long they have been there, what they are doing, what their role is and, in the end, they even forget themselves. Everything seems increasingly indefinite, far away and confusing. In translating this condition into a photograph, I tried to recreate in the portraits a slow disappearance of the person and their identity, almost like a shadow that disappears without a trace, memory or sound.